The Weight Of Void – Il debut-album firmato Barbarossa

Il Progetto Barbarossa è l’insieme delle più elaborate idee di ogni membro del gruppo, a cui ognuno dedica la propria passione per il Thrash / Death. La Potenza del Thrash espressa in tecnica e velocità, una voce singolare e instancabile, un basso incalzante e un metronomo vivente che trasformano il suono del Thrash puro nel tocco Death Metal.

Noi siamo coloro che credono in un grande progetto.

Una band nata grazie al sogno condiviso di due elementi: Lorenzo (Canticum Diaboli, Bloody Unicorn, ex-Vereor Nox) e Davy (Bloody Unicorn). Due idee totalmente contrastanti ma al contempo in perfetta simbiosi per creare un progetto indimenticabile. La band nasce a inizio 2014. Qualche riff messo in croce e con tanta voglia di suonare, i due formano una band provvisoria composta da un trio, che ben presto si dimostra non affine abbastanza. Tuttavia, nei mesi successivi arrivò il metronomo vivente Cristiano Perin, che con la sua singolare ambizione aiutò il progetto Barbarossa a crescere. Nel frattempo la Band aveva come nome Stinger. I mesi passarono in fretta ma i tre crearono con tutta la loro furia una tracklist di otto pezzi, per quella che sarebbe stata l’occasione per esibirsi affianco ai Craven, Death N’ Roll band di Castelfranco Veneto. Nell’ estate 2014 entra in formazione Alex Omega. Così composti e con la sana voglia a voler subito dare corpo al materiale composto che sfocia nella nascita del loro primo EP dal titolo “He, Who Walks Alone” (2017).

(art-work by krefenrirart)

Si susseguono alcuni cambi di formazione alla batteria (e alcune defezioni al basso che portano Lorenzo a ricoprine il ruolo) e che portano all’ingresso in squadra del drummer Amedeo Paolini. La band torna ad essere un trio e con questa formazione si lancia nella composizione del debut-album che viene rilasciato (auto-prodotto) all’inizio di quest’anno.

The Weight Of Void” libera tutta la passione per brutalità del Death Metal e la velocità sanguigna del Thrash. Un lavoro che rivela, oltre all’istintività della sua creazione anche una certa dose di tecnicismo nell’esecuzione. Due elementi che coesistono senza pestarsi i piedi e senza prevaricarsi inutilmente. L’iniziale “The Wine And The Fog” è un concentrato di riffs pesanti e distorti, ritmiche veloci e marziali e vocals che scavano nelle viscere del terreno per farsi strada verso l’esterno. Un primo brano che inanella immediatamente le diverse sfaccettature del trio veneto: velocità, aggressività e occhio nel creare i giusti cambi di tempo. Rallentamenti oculati che danno movimento e non creano stacchi dissonanti e aprono a soli aperti di chitarra che aggiungo quella nota di colore in più. Stessa impronta per la successiva “Medusa“, dove è però più in risalto la componente Thrash dei Barbarossa nella costruzione del leitmotiv del pezzo. A tratti più cadenzato e grezzo, specie nel finale dove il coinvolgimento diventa totale (ottima la virata vocale che lascia in disparte per un momento il growl per mischiare un lieve scream ad un passaggio in pulito che sa di Industrial) . “From The Earth” è puro Death Metal old-school con un ammiccamento verso un sound moderno ma senza snaturare i tratti fondamentali del genere. La chitarra macina i suoi riffs come fossero rami secchi calpestati dalle ruote di un trattore, la batteria investe senza rimorsi tutto ciò che incontra e la voce imperversa furiosa incalzando gli strumenti. Devastazione sonora che prosegue con lo stesso passo nella title-track di questo debutto. Ritorno ad una predominanza del Thrash nella seguente “Of Blood And Ash“, specialmente nelle parti ritmiche. Brano che se in sede live non riesce a scatenare il più sanguinolento dei mosh-pit vuol dire che davanti al palco c’è il pubblico sbagliato (n.d.a.) Dai tratti molto più tecnici e articolati è “Combustion” che mette in luce quel volto ragionato dei nostri di cui parlavamo in apertura e punta maggiormente il tiro delle parti di chitarra verso una maggiore ricerca melodica nelle parti soliste. La combo finale formata da “Saturnus Throne” e “Dearth” riporta il disco nel Death più aggressivo e chiude l’album con una tempesta di adrenalina che lascia annichiliti.

TRACKLIST:

  1. The Wine And The Fog
  2. Medusa
  3. From The Earth
  4. The Weight Of Void
  5. Of Blood And Ash
  6. Combustion
  7. Saturnus Throne
  8. Dearth

LINE-UP:

Lorenzo Telve – Bass / Vocals

Davy Scarpellini – Guitar

Amedeo Paolini – Drums

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