Angelcrypt – Due domande alla band

Sul finire del 2018 ci siamo occupati di una nuova band del panorama Extreme Metal. Una nuova realtà nata a Malta: gli Angelcrypt. Dopo aver recensito il loro album di debutto, “We Are The Dead” (http://www.we-rock.info/biografie/dead-il-debutto-dei-maltesi-angelcrypt//), volevamo saperne di più su questa band e per con questo obbiettivo abbiamo contattato Shawn, chitarrista e membro fondatore della band, per capirgli qualche informazione e qualche curiosità.

Ciao Shawn! Benvenuto su We-Rock! Iniziamo questa intervista con alcune domande formali. Ti piacerebbe presentarci la band? Come è nata e cosa vi ha spinto a intraprendere questa strada? Chi sono gli Angelcrypt?

Gli Angelcrypt sono una band Death Metal di stampo melodico, formatasi a Malta. L’idea di dar vita ad una band con uno stile unico, aggressivo ma melodico, si materializzò nella mia mente vent’anni fa e in ventidue anni di carriera, gli Angecrypt hanno cambiato formazione diverse volte, lasciandomi ogni volta come unico membro fondatore ancora in forze. Ora la formazione è la seguente: Joe Grech alla voce, io alla chitarra insieme a Peter Grech, Jean Cutajar al basso e Paul Formosa alla batteria.

Seconda domanda, rivolta a coloro che ancora non vi conoscono. Parlaci delle vostre influenze musicali: qual è il vostro background? Quali artisti ti hanno ispirato? In base a questa risposta, il vostro stile, come lo descriveresti? Che tipo di presentazione faresti per la vostra musica?

Come accennato nella domanda precedente, la base del nostro sound è il Death Metal melodico. Cerchiamo di rendere la musica davvero pesante con downturning e voce profonda, ma ci concentriamo molto sugli elementi melodici. Tutti noi ascoltiamo diversi stili di Metal che vanno a confluire nei brani che componiamo, ma forse i gruppi che più ci accomunano e che ispirano la nostra musica sono Amon Amarth, Arch Enemy e At The Gates.

Qual è il messaggio che attraverso la vostra musica e le vostre canzoni volete trasmettere al pubblico che vi segue o che vi scopre su queste pagine per la prima volta?

Liricamente abbiamo un tema sulla prima guerra mondiale. Parliamo molto della grande guerra e di tutte le sofferenze che ha causato. Parliamo degli orrori e dei dolori che milioni di persone hanno dovuto affrontare. In pratica vogliamo dare una sorta di lezione di storia in chiave Metal.

Pensi che sia facile emergere come band nel vostro territorio? Quali sono gli ostacoli che avete dovuto affrontare per emergere? Alla luce di questo, secondo la tua opinione e la tua esperienza, come vedi la scena Metal di oggi, specialmente per quanto riguarda la scena underground?

Veniamo da un piccolo paese di solo 400.000 persone. Abbiamo una scena Metal piccola ma molto dedicata, ma come band l’unica strada è avventurarsi all’estero. Dato che viviamo su un’isola, dobbiamo sempre viaggiare in aereo, il che rende più difficile fare un tour, ma come band, in tutti i modi e nei tempi che possiamo sfruttare, stiamo superando questi ostacoli e ci stiamo facendo mano a mano un nome anche all’estero. La scena Metal di oggi è ancora molto attiva e viva perché ovunque andiamo troviamo una grande folla locale che ci accoglie a braccia aperte.

Seguendo il percorso della domanda precedente, quali considerazioni, critiche, suggerimenti vi vengono in mente per chi si affaccia su questo universo musicale?

Il nostro unico suggerimento è di mantenere il Metal vero e forte!

Soffermiamoci un attimo nel vostro debut-album “We Are The Dead”. Un album con un concetto preciso all’interno che grazie al tuo stile musicale acquisisce un pathos più grande. Cosa vi ha portato a scegliere la Grande Guerra, gli eventi scatenanti e i passaggi più difficili oltre alle poesie scritte su di esso come un problema?

Il tema della Prima Guerra Mondiale era un’idea del nostro vocalist Joe. Pensavamo di aver bisogno di una direzione lirica, quindi abbiamo scelto di scrivere sul quel determinato periodo storico. Joe ha anche scoperto che un membro della sua famiglia ha combattuto durante questa guerra e così ha continuato a ispirare la nostra musica per ritrarre questo tema. Siamo anche fan di Wilfred Owen, le cui poesie ispirano molto anche la nostra scrittura lirica.

Nella line-up della band è recentemente avvenuto un cambiamento nel ruolo di secondo chitarrista. Pensi che determinerà un cambiamento nel suono del gruppo?

Quando si reclutano nuovi membri il suono generale della band si evolve sempre. I nuovi membri portano le loro idee e stili musicali. Quando abbiamo reclutato Peter, con il modo in cui suona, il sound della band è diventato ancora più pesante e ciò ha portato esattamente a ciò che volevamo.

Anche l’ultima domanda potrebbe essere chiamata “di rito“. Quali sono i tuoi piani per il futuro come band?

I piani futuri sono un altro album, molti live europei e forse ci avventuriamo persino negli Stati Uniti.

Grazie, possiamo considerare finito l’intervista. Come sempre, prima di chiudere, hai qualcosa da aggiungere o da dire ai nostri lettori?

Ti ringraziamo per il tuo interesse per la nostra band. Ti invitiamo a visitare la nostra pagina Facebook e darci un mi piace, significa davvero molto per noi. Restate sintonizzati per tenervi aggiornati su cosa sta succedendo nel pazzo mondo di Angelcrypt.

LINE-UP:

Joe Grech – Vocals

Shawn Mizzi – Guitars

Peter Grech – Guitars

Jean Cutajar – Bass

Paul Formosa – Drums

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About Daniele Vasco

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