Sagorah – Conosciamo questa nuova realtà nel Panorama Metal

Vi presentiamo oggi una nuova band Thrash/Death-Metal italiana molto promettente, proveniente da Luttach, Alto-Adige, Südtirol, formatasi nel 2013: i Sagorah.

Conosciamo la band e i loro progetti parlandone con Iwan Holzer, vocalist del gruppo:

Ciao Iwan! Benvenuto su We-Rock! La prima domanda è quella di rito: Vorresti presentarci il vostro progetto? Come è nata la band e cosa vi ha spinti ad intraprendere questo percorso? In poche parole, chi sono i Sagorah?

Iwan: Salve a tutto lo staff e grazie per il vostro interesse nei nostri confronti.  In parole povere, noi Sagorah siamo nati dalla passione per il Metal, la nostra musica che, parlando per me stesso, mi accompagna da circa 25 anni.

Seconda domanda, indirizzata a chi non vi conosce ancora. Raccontateci le vostre influenze musicali: qual è il vostro background? Quali artisti vi hanno ispirato?

Sinceramente, le influenze nelle nostre canzoni sono pressoché introvabili, cerchiamo di fare un sound proprio, ma in massimo rispetto per i “grandi” del genere. Una mia personale fonte di ispirazione sono sempre stati i Napalm Death e i Deicide, già da piccolo mi innamorai degli Napalm Death e tutt’oggi sono la mia band preferita. Gli altri membri della band, variano tra il Technical/Death-Metal, Metalcore, e Melodic/Death o sinfonico. Per questo ce n’è per tutti i gusti e non la finiamo mai di litigare “in amicizia” su come proseguire la canzone, come aprire la strofa ecc. Ci divertiamo insomma.

Basandovi sulla risposta appena data, ovvero riguardo a quanto avete detto sul vostro background e a quali gruppi vi siete ispirati, riferendoci quindi al vostro stile, come lo descrivereste? Che presentazione fareste per la vostra musica?

Difficile spiegarlo, in parole povere una fusione tra Death e Thrash Metal dove prevale il Death in gran parte e contemporaneamente una fusione tra old-school e la modern-way. Non stiamo tentando di collocarci in uno stile predefinito, diciamo che ci piace giocare con le armi che ci sono state date e in cantina, nascoste, ne abbiamo ancora a bizzeffe…

Secondo voi come è la situazione della scena Metal nostrana? Ritenete sia facile emergere come band nel nostro territorio? Quali sono gli ostacoli che avete dovuto affrontare per emergere come gruppo?

Innanzitutto devo subito dire di conoscere poco la scena al di fuori dell’Alto Adige, ci abbiamo suonato, ci siamo divertiti e trovati nuovi amici, ma sinceramente mi pareva un po’ debole. La gente che è venuta ai concerti era ottima, ma poca purtroppo. Questo fenomeno naturalmente c’è dappertutto, ma a Bolzano e provincia vedo soprattutto nelle valli, che la scena si sta riprendendo e sta diventando nuovamente forte. Beh di ostacoli ce ne sono a migliaia, in primis la pigrizia di andare ai concerti, di pagare 5€ di ingresso, di guardarsi tutto su YouTube, di essere intasati di musica sul proprio player e di voler avere tutto gratis a casa propria senza doversi alzare. Un altro problema è l’essere di casa per portare gente, capisco il problema, ma non si risolve nulla così, a casa siamo tutti bravi, dobbiamo uscire di casa. Noi personalmente abbiamo seguito sempre un’unica strada ed è quella di suonare, divertirci, avere il pubblico come amico e fregarcene degli “haters”, la vita è bella perché colorata e noi ce la coloriamo in nero e mille sfumature di grigio in pieno stile Metal.

Arriviamo a parlare dei vostri lavori. Al momento avete pubblicato due full-lenght : “I” nel 2015 e “Control And Create” nel 2016. Da cosa sono nate le idee di creare questi album? Vi va di spendere due parole per ognuno e di raccontarceli?

Il nostro primo EP “I” è nato in tempi brevissimi, da un live all’altro tra luglio e ottobre 2014 ci siamo dati da fare e dopo ogni concerto ci è venuta una nuova idea per una canzone. Poi il recording l’abbiamo fatto in due giorni e mezzo, un casino, il primo studio ci aveva lasciati lì senza proseguire nel lavoro e a gennaio 2015 a tre settimane dalla release ufficiale non avevamo in mano ancora nulla. Studi amici e un grande Lukas Flarer (ex-Graveworm) hanno fatto i miracoli con noi, abbiamo sudato sette camice in studio per creare il nostro debutto che è diventato una meraviglia. Il secondo EP “Control And Create” non era da meno, le canzoni si creavano dopo i live e a tre giorni dall’ingresso in studio mancavano ancora tre canzoni all’appello da provare, inoltre abbiamo lavorato come dei matti, perché il tutto si registrava live in studio tutti contemporaneamente. “Fire” l’avevamo suonata massimo due volte prima di entrare a registrare, “We Are Cancer” aveva solo il testo, ma l’idea di come dovesse suonare ce l’avevo già pronta in testa di come la volevamo e “Sleepwalker” manco l’avevamo finita o suonata. Mi vien da ridere, poi in tre giorni siamo tornati a casa dallo studio con il master già nelle mani. Siamo dei mostri noi cinque. Insomma, come detto, ci divertiamo, ma allo stesso tempo siamo conosciuti per l’essere 100% affidabili, puntuali e soprattutto spacchiamo sempre!

Una delle domande più classiche che vengono sempre poste ad una band, riguarda il songwriting. Chi scrive i testi delle canzoni? Da dove o da cosa traete ispirazione per comporre i testi? Quali tematiche affrontate?

I testi li scrivo sempre io stesso, l’ispirazione è il mondo stesso, la società, la politica, i disastri che l’uomo fa giorno per giorno e così via. Non ho una tematica fissa, ma si aggira in lungo e in largo in questa direzione. L’ispirazione stessa, perché ogni tanto proprio non riesco a scrivere una frase decente, quando arriva dura due minuti e per esempio “Fire“, che è un mezzo libro di testo, l’ho scritto in pochi minuti per poi affilare le parole e le frasi con la dovuta meditazione necessaria per creare un testo di impatto come si deve. Di solito ascolto la canzone, scrivo 100.000 robacce e mollo, la rimetto a tutto volume e poi la musa arriva.

Stessa domanda per quanto concerne la parte musicale dei brani. Quali scelte ci sono state alla base della nascita del vostro sound?

Alla base del nostro sound sicuramente c’è stato Andreas il nostro ex-chitarrista, che ha creato gran parte delle canzoni di entrambi gli album, io però gli ho dato filo da torcere, perché gli ho sempre buttato all’aria tutta la struttura delle canzoni, dove c’era strofa io vedevo il ritornello o addirittura gli cancellavo i riffs per combinarli in altro modo perché secondo me era più duro e convincente. Ah devo aggiungere, che, da sempre, noi le canzoni le scriviamo prima con Guitar Pro, poi passano attraverso le mani di ogni singolo componetene per essere infine suonate correttamente da subito senza doverle provare 100.000 volte.

Facendo un discorso più in generale: quale messaggio volete trasmettere al vostro pubblico attraverso la vostra musica?

Attraverso i testi, vorrei che la gente si mettesse a riflettere un po’ sulla vita, sul mondo e sulla società. Insomma, ci siamo creati un mondo un pochino strano, viviamo in una schiavitù libera e non ce ne accorgiamo. Per quanto riguarda la musica stessa, direi che vogliamo tirare un mattone in faccia a ognuno davanti al palco o davanti alle casse dello stereo di casa.

Anche l’ultima domanda potremmo definirla “di rito”: quali sono i vostri progetti per il futuro come band?

Di progetti ne abbiamo tanti al momento, il primo è di finire il nostro primo full-lenght entro Natale per poter andare in studio a Febbraio 2018, la release è già programmata per giugno 2018. Questa volta tutto con la dovuta calma (ride). Punto secondo, siamo in cerca e trattativa per trovare il management/booking giusto per noi. Terzo nuova: merch a breve!!!

Grazie, possiamo considerare l’intervista finita. Come sempre, prima di chiudere, avete qualcosa da aggiungere o da dire ai nostri lettori?

Mi ripeto per la centomillesima volta, ragazzi, vi piace la musica? Allora basta YouTube e download! Piacerebbe a Voi lavorare e non essere pagati? Andate ai concerti e comprate i CD e magliette dalle band direttamente, così aiutate e invogliate ad andare avanti. Non vogliamo diventare ricchi, ma aiutateci a portare avanti i nostri progetti. Grazie per l’intervista e grazie per l’interesse nei nostri confronti, faremo ancora parlare di noi. Il Metal è sempre stata una famiglia, portiamo avanti ‘sta famiglia! Ci vediamo live *HORNS UP*!

LINE-UP:

Iwan Holzer – Vocals
Dany Slaviero – Guitar
Bryan Bertoldi – Guitar
Michael Seeber – Bass
Julian Niederkofler – Drums

WEB:

Facebook: https://www.facebook.com/SagorahBand

Official Website: http://www.sagorah.com/

YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCB0evY4U2EYsR2wQBHw-dyQ

Instagram: https://instagram.com/sagorahofficial

Contatto Stampa: http://crartmusiclab.com/

Bandcamp: https://sagorah.bandcamp.com/

Reverbnation: https://www.reverbnation.com/sagorah

Commenti

Commenti

About Daniele Vasco

È possibile contattarlo al seguente indirizzo email: daniele@we-rock.info