Winterage: Sinfonie epiche

I Winterage sono una band Symphonic/Power-Metal nata nel 2008 dall’idea di violinista Gabriele Boschi e del tastierista Dario Gisotti.
Insieme con il chitarrista Riccardo Gisotti, il gruppo inizia subito a scrivere composizioni in stile Power-Metal con influenze di musica classica e tradizionale.
Nel 2010 la line-up si arricchisce con l’ingresso del batterista Davide Bartoli e il bassista Matteo Raganini, e la band inizia una attività live locale con una buona risposta del pubblico.
Nell’aprile 2011 producono il loro primo EP di 6 tracce, che è accolto molto bene dal pubblico e ottiene ottime recensioni di webzine e riviste.
Nel 2012 la line-up è finalmente completata dal cantante Daniele Barbarossa, e con nuove canzoni scritte, con un suono in pieno stile Symphonic/Power-Metal: la band pubblica il singolo “Forest of Consciousness”, come parte della colonna sonora di un film horror indipendente.
Tra il 2013 e il 2014 la band si prepara per il lancio del primo LP, e l’attività live prosegue con numerosi concerti, tra i quali quello con Elvenking al Traffic Club di Roma e quella con Dark Moor al Colony Club di Brescia.

Nel 2014 la band inizia la registrazione del primo album per l’etichetta Nadir Musica, sotto la guida di Tommy Talamanca.
Questo è un impressionante, accurato lavoro durato più di 6 mesi: con una vera orchestra sinfonica, contando 40 elementi, arricchendo le canzoni con arrangiamenti orchestrali e corali maestosi, scritti dalla band stessa.

WINTERAGE FRONTCOVERL’uscita dell’album “The Passage Harmonic” è fissata per il 2 Febbraio 2015.
L’album, composto da 13 tracce, si apre con “Overture in DO minore”. Un’introduzione carica di maestosità sinfonica e dal carattere operistico, eseguito da un’orchestrazione impeccabile e arrangiata con un gusto preciso e alquanto raffinato. Il brano ha un’aurea positiva e sognante e crea un’atmosfera epica, a tratti ritmica e marziale, con aperture ariose e coinvolgenti seguite da momenti quasi oscuri e tensivi per poi tornare a riaprirsi.
La title-track “The Passage Harmonic”, ci trasporta subito nei paesaggi Symphonic/Power-Metal che caratterizzano lo stile della band. Tra suoni orchestrali, ritmiche veloci e ottimi riff di chitarra, la voce e i cori, ci accompagnano attraverso questo passaggio che disegna l’ingresso nell’universo musicale dei Winterage.
La terza traccia del disco è “The Flame Shall Not Fade”. Un brano che potremmo definire operistico-scanzonato. Un brano che ti porta ad ascoltarlo con il sorriso stampato sulle labbra e la testa che ondeggia seguendo le linee sinfoniche, la voce epica, gli intermezzi veloci e gli intermezzi che sembrano uscire da un saga fantasy.
Si continua con “Wirewings”. Un pezzo veloce e diretto, con diverse apertura strumentali di ottima fattura. Un plauso per la scelta compositiva che caratterizza la parte finale del brano.
“Son Of Winter”, quinta traccia dell’album. Un brano dall’intro sognante eseguita da violino e pianoforte. La canzone, continua su queste orizzonti romantici per tutta la sua durata, grazie anche all’azzeccatissima scelta di lasciar cantare il pezzo a Silvia Traverso (corista; soprano), che si dimostra all’altezza del brano, regalando una prova da manuale. Anche qui va un plauso per la scelta compositiva che caratterizza la parte finale del brano (da notare la parte recitata che introduce al finale vero e proprio dove la componente Power-Metal si ripresenta in tutta la sua forza).
Il primo brano con titolo in italiano “La Caccia di Tùrin”, ci aspetta alla sesta posizione della scaletta. Intro cupa e recitata (in italiano) che lascia poi il posto ad un tappeto musicale energico dove le linee vocali tornano a presentarsi in lingua inglese con il brano “Golden Worm” (settima traccia) al quale il precedente ha fatto da degna introduzione. Il comparto sinfonico è perfettamente amalgamato con la potenza sonora del gruppo e i cori donano un groove particolare al tutto.
L’ottava traccia “Victory March”, ci porta su un ipotetico campo di battaglia fantasy, dopo una lunga battaglia, quando l’esercito vincente festeggia la propria rivalsa sul nemico. Un brano che alterna momenti epico-sinfonici, con potenti cavalcate elettriche e momenti romantici e lenti.
Nona canzone, “La Grotta Di Cristallo”. Anche questo brano presenta un tono epico ed evocativo. Le linee vocali in italiano si inseriscono perfettamente al comparto sonoro. Ottima prova in lingua madre per il cantante Davide Barbarossa. Perfetti i cori.
La decima traccia in scaletta è “Crown To The Crowds”. Epicità senza confronti!!!
“Panserbjørne”, undicesima traccia. Epico e sinfonico, con una carica d’energia pregevole ed intrigante.
Ci avviamo verso la chiusura dell’album con la canzone numero dodici: “The Endless Well”. Un brano che inizia in maniera soft e sognante. Che prosegue con un carattere cadenzato e marziale per poi sfociare in una tempesta sonora potente, con repentini cambi di tempo.
La chiusura è affidata al brano “Aweking”. Intro orchestrale solenne e ritorno ai suoni epici e sinfonici, il tutto coadiuvato da un lavoro chitarristico di classe, da arrangiamenti d’archi e fiati di ottima fattura e la carica energica marchiata Winterage. Degni di nota i cori in lingua italiana.

Un disco che non presenta difetti e che non risulta troppo somigliante ad altri lavori appartenenti a gruppi dello stesso genere musicale.

TRACKLIST:
01.Overture in DO minore
02.The Passage Harmonic
03.The Flame Shall Not Fade
04.Wirewings
05.Son Of Winter
06.La Caccia di Tùrin
07.Golden Worm
08.Victory March
09.La Grotta Di Cristallo
10.Crown To The Crowds
11.Panserbjørne
12.The Endless Well
13.Aweking

Winterage:
Gabriele Boschi – violino; arrangiamenti & orchestrazioni
Dario Gisotti – tastiere
Riccardo Gisotti – chitarra; bouzuki
Davide Bartoli – batteria
Matteo Raganini – basso
Daniele Barbarossa – voce; gaita callega

Hanno collaborato:
Direttore: Alessandro Sartini
Primi violini: Gabriele Boschi; Alice Nappi; Francesco Bagnasco; Alex Leonte
Secondi violini: Rodolfo Siccardi; Pietro Genova Gaia; Carola Gennaro
Violoncelli: Laura Monti; Melissa Del Lucchese; Simone Cricenti
Double-Bass: Giulio Tanasini
Flauto & Piccolo: Elisabetta Boschi
Oboe: Mirko Foschi
Clarinetto: Lorenzo Tedone
Basson: Luigi Tedone
Tromba: Pietro Sciutto; Margherita Sciutto; Adriano Marchelli (alias Tuba)
Corno Francese: Alberto Repetto; Daniele Bicego
Trombone: Ian Veronese; Antonio Carvelli; Alessandro Botteghi
Timpani & Percussioni: Tommaso Sansonetti
Arpa: Angelica Constantini
Chitarra classica: Fabio De Lorenzo
Harpsichord: Davide Mingozzi
Soprano: Silvia Traverso; Benedetta Torre; Francesca Torre; Luana Lauro
Tenore: Raffaele Feo
Basso: Daniele Nicola
Power choirs: Daniele Barbarossa; Francesco Ciapica; Fausto Ciapica

Scream voice: Emanuele “Deimos” Biggi
Child voice: Francesca Fiorentini

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