AlogiA: recensione “Elegia Balcanica”

Gli AlogiA prendono vita per volontà dei fratelli Miroslaw e Srdjan Brankovic, entrambi alle chitarre (e principali songwriters) a cui si aggiunge, sin quasi dagli inizi, Nikola Mijic, all’epoca vincitore del più importante concorso canoro nazionale.
Completano, ad oggi, la formazione: Vladimir Ranisavljevic al basso, Vladimir Djedovic al basso, Srdjan Golubica alla batteria.

Nonostante la prolifica attività in studio, che ha goduto di eccezionali riscontri di vendita (i più alti in Serbia per una metal-band) e di critica (entusiastici consensi che hanno contribuito a far conoscere il nome della band anche al di fuori dei patri confini), gli AlogiA sono anche noti per l’intensa attività Live, che li ha portati a suonare di fronte ad un pubblico vastissimo, sia in qualità di supporters di nomi di spicco quali: Whitesnake, Apocalyptica, Savatage eccetera, ma anche come ospiti di prestigiosi Festivals (Hendrix Fest, MetalDays, Exit Festival, Beer Fest) e talora come headliners.

Innumerevoli i b-side projects e le collaborazioni: Eden’s Curse, Expedition Delta, Vivaldi Metal Project, Dreyelands, Despot, Lunar Pocket, Labyrinth, Shadow Gallery…

In attività dal 2000, acclamati tra le più grandi metal-bands dell’area Balcanica, con un seguito strepitoso in tutta l’area Balcanica, in grado di riempire: I TeatriGli stadiLe piazze.
Una band che – già 10 anni fa – quando firmava per un’Etichetta, faceva notizia persino al Telegiornale.

AlogiA_Elegia Balcanica_Front CoverGli AlogiA hanno ora dato alle stampe il loro sesto lavoro su disco ‘Elegia Balcanica‘, pubblicato a fine Settembre 2014 su Miner Records.
L’album fa seguito ai primi 3 lavori in studio (rigorosamente in lingua Serba): Priče o vremenu (Racconti del Tempo), 2002, Priče o životu (Racconti di Vita), 2004, Priče o snovima (Racconti di Sogni), 2012, all’album in lingua Inglese “Secret Sphere of Arts” (2005), al CD Live del 2006: “Priče o vremenu i životu”(Storie del Tempo e della Vita), uscito anche in DVD, l’anno successivo.
Quello che colpisce fin dal primo ascolto di questo disco, è la potenza sonora che investe l’ascoltatore.
L’opener del disco è il brano “Almagest”. Un brano dove risulta immediatamente evidente la grande capacità tecnica del gruppo. Chitarre veloci, ritmica martellante e interessanti cambi tempo e un lavoro tastieristico dal gusto spiccatamente fantascientifico e ottantiano, danno il giusto lancio all’apertura del disco.
In “Callis Ad Astra”, secondo pezzo del disco e primo pezzo cantato, continuano le sonorità precedenti, mentre la voce disegna paesaggi canori d’impatto.
Galija”, terza traccia. Il gruppo preme ancor di più sull’acceleratore. I ritmi si fanno più serrati e le chitarre più taglienti, il tutto corredato da brevi ma riuscite aperture melodiche. Ottime le linee vocali. Una canzone che entra subito in testa.
Sonorità più heavy-rock oriented ci introducono a “Vreme Je”, quarta traccia. Sonorità che lasciano immediatamente il posto alla carica elettrica del gruppo.
La title-track “Elegia Balcanica”, invece, cambia i toni del disco. I ritmi si fanno (leggermente, non troppo) più cadenzati, le chitarre mantengono la loro affilatura a favore di un sound più coinvolgente, coadiuvato un’elegante lavoro tastieristico.
Con la sesta canzone “Ona Zna (Lilith)”, rimaniamo ancora un po’ immersi nel groove della title-track, mentre con la settima canzone “Inferno”, tornano prepotentemente i suoni diretti e taglienti dei primi brani del disco.
U Tisini”, ottavo brano. Un intro lenta e onirica ci porta verso gli orizzonti di una canzone dall’impronta (quasi) romantica, nonostante il piglio deciso delle chitarre e della ritmica (a tratti cadenzata), grazie ad un tappeto melodico intrigante di grande impatto.
Si chiude con una bonus track dedicata alla memoria di colui che (secondo me) è il padre del Death Metal (di scuola americana) Chuck Schuldiner: “Intentionally Blind”, in cui troviamo una special-guest di tutto rispetto Silent Kingdom. Un brano (neanche a dirlo) dal groove spiccatamente death-metal oriented, che non rinuncia però, ad aperture ariose.

Siccome credo che un video valga più di tante parole, vorrei lasciare qui i link dei 3 singoli estratti dall’album:

 

 

 

 

Tracklist:
1.Almagest
2.Callis Ad Astra
3.Galija
4.Vreme Je
5.Elegia Balcanica
6.Ona Zna (Lilith)
7.Inferno
8.U Tisini
9.Intentionally Blind

Line-up:
Miroslaw Brankovic, chitarra
Srdjan Brankovic, chitarra
Nikola Mijic, voce
Vladimir Ranisavljevic, basso
Vladimir Djedovic, basso
Srdjan Golubica, batteria

Special-guest:
Silent Kingdom

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