De La Manipulacion a La Ignorancia – Il ritorno sulle scene dei Demise

La band si fregia di uno stile musicale che prende il Death del sud america degli anni ’80 e lo mescola anche con il Death old-school per creare un sound Metal molto aggressivo. Tra riffs caotici, voci gutturali, melodie bellicose e raffiche di batteria simili a esplosioni. Bernardo König e il cantante Alvaro Parra, hanno deciso di creare e portare avanti questo gruppo come band sperimentale combinando e rispettando opinioni, punti di vista, approcci, credenze di entrambi ma comunque orientato verso il piacere che si prova nel fare musica. Un processo travagliato che dal 1994 ad oggi ha visto diversi cambi nella line-up, battute d’arresto e progetti paralleli che sembravano voler far calare il sipario sul gruppo.

Da questa passione, nel 2009 viene rilasciato il primo album del duo “Mode: Terror“, seguito a distanza di tre anni dall’EP “Choice-Ep” contenente quattro brani inediti e una cover dei Sepultura: “Troops Of Doom“. Nel 2014 vede la luce il secondo parto discografico “Matanza, C.A.” seguito nel 2015 da una compilation composta da brani registrati negli anni ’90 che sembravano andati persi e da brani appartenenti ad una Demo del 2006, la compilation viene intitolata “XX Years of Purge” e include inoltre il bootleg del live del 1997 dei Nostri, una traccia da studio risalente al 1998 e due canzoni originariamente incluse nel Promo Demo dei venezuelani. Quest’anno la band forte di nuovi elementi è pronta a rilasciare il terzo album ufficiale: “De La Manipulacion A La Ignorancia” (Dalla manipolazione all’ignoranza), che vede la partecipazione del chitarrista Dany González (Gruesome, Possessed). L’artwork è stato curato dall’artista venezuelano John Quevedo Janssens.

L’album è strutturato in una maniera “insolita“: undici tracce principali che si alternano alle rispettive tracce strumentali. Una soluzione che distoglie l’attenzione dalla trama principale del disco e che ne raddoppia la durata senza aggiungere alcunché a quello che si ascolta. Undici semplici riempitivi. Una tipologia di tracklist nuova anche ai precedenti lavori del gruppo. Le tracce vere e proprie al contrario ci danno modo di assistere alla brutalità completa del sound del gruppo dove sembra di sentire anche richiami al Thrash e al Black; undici brani che liberano in meno di un’ora tutta la furia e l’oscurità di cui il combo di Caracas è capace. Già dalle iniziali “350 Mentiras” e “Rostros De Gaza” vediamo come il Death Metal che costituisce le fondamenta della band assuma toni vicini al Brutal Death che scaturiscono prevalentemente dalla scelta delle linee vocali, profonde e gutturali che incrementano il livello tagliente degli arrangiamenti. Una variante nel mood dell’album la troviamo nella title-track De La Manipulacion A La Ignorancia” dove la furia incontrollata della band viene intervallata a fugaci cambi di ritmica guidati dalla batteria che creano un movimento che a tratti disorienta ma accresce il coinvolgimento verso la musica dei Nostri. Una canzone con dei riffs a tratti più oscuri che ritroviamo anche tra le pieghe di “Huerfanos Del Petroleo” come implemento ad una ritmica più definita e scandita che unita a questo tipo di guitar-working porta subito alla memoria gruppi come Malevolent Creation Dismember. Una seconda ulteriore variante la troviamo sia in “Como Se Siente El Miedo“, traccia numero tredici della scaletta, dove oscurità e violenza si mischiano ancora di più tra loro creando una canzone dosata su entrambi i fronti in uno scambio perfetto e alla pari tra rapide aperture e sfuriate senza esclusione di colpi, sia nella successiva (seppur in forma più contenuta) “Isis” dove si aggiungono trame vocali arabeggianti che introducono in maniera quasi poetica e onirica il pezzo venendo bruscamente interrotte da una nuova tempesta elettrica che ad ogni pezzo sembra sempre maggiore. Con le conclusive “Demencia Constitucional“, “Poder Por El Poder” e “Exodo” il disco si chiude all’insegna della brutalità più pura ed immediata con poco spazio per cambi di ritmo e velocità anche se non mancano.

Un ritorno in gran forma per la band venezuelana la cui unica pecca è stata la scelta di inserire le versioni strumentali di tutti i brani all’interno della scaletta rischiando di affossare il risultato ottenuto da i pezzi completi di parti vocali.

TRACKLIST:

  1. 350 Mentiras
  2. 350 Lies (Instrumental)
  3. Rostros De Gaza
  4. Faces Of Gauze (Instrumental)
  5. De La Manipulacion A La Ignorancia
  6. From Manipulation To Ignorance (Instrumental)
  7. La Ley De Los Pranes
  8. The Law Of The Pranes (Instrumental)
  9. Huerfanos Del Petroleo
  10. Orphans Of The Petroleum (Instrumental)
  11. Regimen De Maldad
  12. Evil Regime (Instrumental)
  13. Como Se Siente El Miedo
  14. How It Feels To Fear (Instrumental)
  15. Isis
  16. Isis (Instrumental)
  17. Demencia Constitucional
  18. Constitutional Dementia (Instrumental)
  19. Poder Por El Poder
  20. Power For The Power (Instrumental)
  21. Exodo
  22. Exodus  (Instrumental)

LINE-UP:

Alvaro Parra – Vocals
Bernardo Beerman König – Guitar
Keny Godoy – Drums
Erick Machado – Lead Guitar
Mauricio Perez – Bass

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