End For All – Il debutto degli Human Pandemic

Gli Human Pandemic nascono nel 2017, inizialmente come progetto one man band di Mark (già attivo tra il 2001 e il 2004 nella band Black Metal Blessed Curse di cui è stato fondatore e che poi è diventata Magister Tenebrarum, progetto Melodic Death / Black Metal concluso prima della registrazione del primo demo). Nel mese di luglio 2017, entra nel progetto il bassista e producer D20, già voce e basso dei Dusk Purity (band attiva dal 2002 al 2004). Il duo ha iniziato a comporre e registare il materiale per il demo EP intitolato “End For All” fra la fine del 2017 e il 2018, anno in cui fa il proprio ingresso in line-up il vocalist Cacodaemon, in sostituzione di D20che ha preferito concentrarsi su basso e produzione. Per il neo arrivato cantante è la prima esperienza in ambito Metal. Dopo anni di ricerche infruttuose per il giusto candidato a prendere posto dietro alle pelli, la band decide di affidarsi all’uso di una drum-machine, programmata da Marco.

L’EP di debutto di questa nuova realtà del Panorama Estremo nostrano, si compone di quattro tracce. La band non si concede a nessun tipo di cerimonia iniziale, quindi niente introduzioni teatrali o overture di qualunque fattura e forma, la partenza è immediata e nel giro di alcuni decimi di secondo si viene investiti da una brutale scarica di pugni e calci che mettono subito in chiaro lo spirito dell’EP. L’iniziale “Fathomless Black” è un concentrato di riffs e ritmiche che intervallano Death old-school a repentini intermezzi rallentati prossimi al Doom; unione che mischiata allo stile vocale che ammicca al Brutal Death confezionano un brano di carattere. Soluzione strumentale che prosegue anche nella seguente “End For All“, title-track di questo debutto. Gli stacchi sono meno marcati ma i cambi di tempo si percepiscono perfettamente e il risultato finale non sfigura minimamente rispetto alla traccia di apertura. L’impronta più prossima al Brutal si fa più evidente nella penultima traccia, “Rise Of The Maggots Dogs” dove le sonorità si fanno più pesanti e le linee vocali diventano più profonde e rabbiose. Di tutt’altro avviso la conclusiva “Vermin” che pone maggiormente l’accento sulle linee di basso che duellano per il dominio sul brano con i riffs e i patterns della batteria.

Un esordio di buon livello, forse un po’ lineare in alcuni punti, ma che tiene viva l’attenzione per tutta la durata.

TRACKILST:

  1. Fathomless Black
  2. End For All
  3. Rise Of The Maggots God
  4. Vermin

LINE-UP:

Cacodaemon – Vocals

Mark – Guitars / Drum-programming

D20 – Bass / Backing-vocals

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