Continuiamo ad occuparci di nuovi progetti italiani con il Black Metal project Damnatio Aeterna; progetto caratterizzato da un sound con influenze che vanno dal Doom al Depressive.
La band nasce nel mese di Agosto del 2015, a Bergamo, da un’idea del giovane chitarrista Trist Sjel. Con l’ingresso in formazione della cantante, bassista e tastierista Ferocity, il duo inizia subito a dar vita alla propria musica. Dopo numerosi cambi di line-up (la band inizialmente contava 5 membri), Trist e Ferocity decisero di creare un proprio studio di registrazione e di occuparsi personalmente di ogni strumento presente.
Dopo mesi di pause, riprese, lavori, ad Agosto di quest’anno (più precisamente il 10), i Damnatio Aeterna, rilasciano (auto-prodotto) il loro EP di debutto: “Humana Fragilitas“.
Questo primo EP, nasce come rielaborazione di vecchi testi e vecchi riffs scritti da Trist, con dovute, modifiche, rielaborazioni e aggiunte.
Prima di passare al’ascolto delle quattro tracce di cui l’EP si compone, si rende necessario spendere due parole veloci sulle tematiche che vengono affrontate nei brani; come lo stesso Trist Sjel ci racconta: “I testi, sono frutto di mie esperienze passate, elucubrazioni mentali, incubi. Amo mettere riferimenti letterari, biblici o poetici, come si può notare nella citazione a Wilde in “Ghost Of A Forgotten Love“; oppure come in “Eternal Twilight“, dove si possono notare riferimenti biblici a figure demoniache (Asmodeus e Belial, demoni cabalistici, principi infernali, e alla Morningstar, Lucifero, o addirittura, secondo alcune versioni, Cristo stesso). Infine, l’intro è scritto in tre lingue: ebraico, latino e greco. Inizia infatti con una maledizione a Dio e agli angeli nella lingua madre del culto liturgico cattolico, il latino e termina con una storpiatura di un passo del Kyrie eleison, antica preghiera liturgica ebraica scritta in greco, una vera e propria richiesta di misericordia a Dio, qua traslata a entità demoniache.”.
Partenza affidata ad un brano introduttivo (“Intro“) in cui aleggiano atmosfere e suoni ecclesiastici dagli echi antichi altamente evocativi che trova il suo apice nel lungo assolo vocale (la cui tematica è stata esposta in apertura) che trascina l’ascoltatore lungo tutta la durata di questo primo brano. Open-track che ci porta al varco dove veniamo accolti dal primo singolo presentato dal duo prima dell’uscita di questo EP: “God Is Dead“, brano giocato sull’unione tra ritmi veloci ma cadenzati, riffs distorti, incursioni melodiche, dove il Black e il Doom più sulfureo si mischiano nel creare il giusto connubio tra aggressività e atmosfera. Sullo stesso binario viaggia anche la successiva “Eternal Twilight“, dove però le incursioni melodiche e atmosferiche di stampo Doom vengono accantonate per lasciar posto alle sole influenze Black di questo neonato progetto, senza particolari soluzioni. L’uso di tappeti melodici più delicati, mischiati alle distorsioni più agguerrite ritornano in primo piano nella penultima traccia dell’EP, “Ghost Of A Forgotten Love“, dove si possono sentire piccoli echi al DSBM, seconda influenza di base nel sound del duo bergamasco, oltre al Doom. Dal punto di vista energico e strumentale, questa traccia, al primo ascolto non suona male e si apprezza facilmente, ma nel riascoltarla, specie nella prima parte, risulta vagamente ripetitiva a dispetto delle precedenti due canzoni che comunque mostravano diverse sfaccettature nella semplicità della loro struttura; mentre si riprende nella seconda parte dove la componente Depressive gioca un ruolo di primo piano e regala a chi ascolta la giusta scarica emotiva e riesce a coinvolgere nella maniera corretta. Chiusura affidata a “Outro” che come per la traccia introduttiva, si affida al solo uso di immagini sonore atmosferiche ben studiate e in questo caso ai soli strumenti (senza quindi ricorrere alle vocals) per tessere la giusta trama conclusiva per questo EP. Una conclusione che potrebbe già fornire un canovaccio musicale da cui far partire nuove idee, in quanto per come strutturato lascia la porta aperta ad una possibile continuazione.
Un buon EP che non presenta particolari difetti se non quelli elencati che fa ben sperare per il proseguo di questo duo.
TRACKLIST:
- Intro
- God Is Dead
- Eternal Twilight
- Ghost Of A Forgotten Love
- Outro
LINE-UP:
Trist Sjel – Guitars
Ferocity – Vocals / Bass / Keyboards
WEB:
Facebook: https://www.facebook.com/damnatioaeterna/
YouTube: https://www.youtube.com/channel/UC_PdNM4SEY7WCRNI29WUdrA
Bandcamp: https://damnatioaeterna.bandcamp.com/releases
https://www.youtube.com/watch?v=UdsrqUtjpwg