‘Underdog’ (è il termine utilizzato nelle scommesse per designare lo sfavorito di un incontro).
‘Jail’ (facile… è la prigione), ma questa volta non s’intende la prigione tradizionale, fatta di sbarre di metallo e guardie armate, questa prigione, è la prigione costituita dalla tua città, dal sovraffollamento delle mentalità ristrette, la prigione della monotonia, la prigione di casa, la prigione del corpo.
Noi siamo gli sfavoriti, gli svantaggiati, gli eterni perdenti di queste prigioni, che continuano ad alzare la testa e non mollare, che credono che la miglior vendetta contro la vita, quando piove merda, sia continuare a sorriderle in faccia.
E a suonare rock’n’roll.
Questo è il messaggio che vogliono trasmettere i JAIL UNDERDOG*.
Il gruppo nasce nel 2010 dall’incontro di Andrea (batteria) e Giacomo (voce) con Leonardo (chitarrista) ai quali ben presto si aggiunge Alessia (bassista), dando così vita al nucleo attuale dei JAIL UNDERDOG. Iniziato a suonare per semplice passione e per sfuggire al terrore della noia urbana.
È da poco uscito il loro nuovo promo (registrato live) dal titolo PAY THE CAUTION.
Dieci tracce. Nove storie: INTRO/SEX PET, RED ROOM, COUNTRYSIDE OF ME, HEAVEN SUCKS, LET THE PRAYERS DIE, CAROTE E LIQUORI, OVER NIGHT, JAIL UNDERDOG, EL GUERO. Storie che raccontano di sfoghi, ricerca di libertà, paesaggi di campagna e notti frenetiche.
Dieci brani in cui le diverse anime della band marchigiana si fondono insieme per creare un’esperienza musicale alettante e coinvolgente, con sonorità punk rock, impregnate di sfumature country e blues.
Canzoni dal piglio deciso, che mettono allegria ad ogni ascolto, che spronano alla ricerca della propria libertà dalle prigioni quotidiane, a pagarsi da soli la cauzione per uscirne. Canzoni fatte di tappeti musicali che invitano a ballare, una voce narrante che sembra una commistione tra Jim Morrison e Glenn Danzig, ma dalla timbrica molto più metal. Un’ottima prova da parte di tutta la formazione: stupendi lavori chitarristici, una solida sezione ritmica, linee vocali perfettamente costruite. Una band che merita veramente. di essere scoperta, seguita ed ascoltata con attenzione.
Che altro dire? …A quando il primo album ufficiale?
I Jail Underdog sono:
Giacomo Agostinelli – Voce
Giacomo è il cantante. Autodidatta alla voce, suona anche il flauto traverso, col quale ha frequentato il Conservatorio per qualche anno finché non ha lasciato, insoddisfatto dei metodi. Ha militato, sempre come cantante, nella metal band Madness To Rename.
Alessia Cimarelli – Basso
Alessia è la bassista del gruppo. Unico membro “istruito”, suona anche piano e violino. Ha frequentato la scuola Barbarino di Fabriano e la scuola Pergolesi di Jesi come violinista, inoltre i seminari InJazz come bassista ottenendo riconoscimenti in entrambi i ruoli. In gioventù ha militato come bassista in una funky-jazz band, e nella rock band S.M.A.R.C.
Leonardo Home – Chitarra
Leonardo è il chitarrista. Mezzosangue inglese, è sempre stato autodidatta ad eccezione di un periodo d’insegnamento trascorso col chitarrista Marco Ricco (White Noise Reveals, Psyche Zenobia). Ha militato come chitarrista e bassista nella stoner band Superpusher, e come bassista nella band hardcore punk Nowise.
Andrea Pesci – Batteria
Andrea è il batterista della band. Anch’egli autodidatta, ha militato insieme al cantante Giacomo come batterista nella metal band Madness To Rename.
Daniele Vasco
*Vincitori del Premio Originalità al concorso nazionale Sotteranea Rock Contest 2013