La danza della Nera Foresta – No Man’s Land, il debut-album dei Today’s Inmates

I Today’s Inmates sono un gruppo Hard Rock nato attorno al 2014 nella provincia di Cuneo, frutto della voglia di cambiare e di creare qualcosa di fresco. Il genere e il sound dipinto nel primo album (uscito nel 2018) non sono mai stati qualcosa di premeditato, ma piuttosto il risultato di influenze comuni, di gusti e inclinazioni differenti e degli anni passati a suonare semplicemente insieme. Fin da molto giovani, anche ispirati dalle band locali (Dead Man’s Miracle, The I Don’t Know, 90Skarti), i vari componenti hanno sempre coltivato l’idea di avere un progetto proprio, con cui fare buona musica e far divertire. Lo spunto locale e l’esempio delle grandi band internazionali ha portato all’impegno per uno stile energico e fluente, ricco però di dettagli e sfumature. Ai riff incalzanti si alternano organicamente sezioni più tranquille, per poi tornare a ritmi pulsanti e dinamici. Nel corso degli anni, i temi dei testi sono cambiati ed evoluti, spesso ispirati a tematiche sempre più attuali quali la violenza, l’odio e la lotta ai loro effetti negativi. A Maggio del 2018 la band ha rilasciato il primo album, “No Man’s Land“, comprensivo del materiale scritto fin dagli inizi. Forte delle ottime recensioni e menzioni ricevute, il gruppo si è messo subito al lavoro per il progetto seguente: una serie di singoli indipendenti, il primo dei quali, “Silverback“, uscito a Novembre dello stesso anno, con annesso videoclip.

Il debut-album della giovane  compagnia piemontese si rivela subito come un lavoro fresco e dinamico e presenta oltre che ad un’impronta mista di Hard Rock e Metal dal carattere Alternative una sottile vena Southern Rock mista a soluzioni vicine al Folk che spiccano maggiormente nelle fasi introduttive dei vari brani caratterizzandoli maggiormente e rendendoli molto più personali e anticipando in modo più sagace l’attacco vero e proprio di ogni canzone. Un mix di aggressività e passaggi aperti come si anticipava ad inizio articolo ma che solo ascoltando prendono corpo e vita. Sonorità che abbracciano in egual misura Bruce Springsteen (l’inizio di “Black Forest Dance” ricorda i lavori più recenti del Boss) e Black Stone CherryZakk Wylde Alter Bridge in un connubio decisamente riuscito e convincente dove la band può divertirsi a cambiare le regole confezionando di volta in volta una canzone diversa dove l’unico punto in comune e il graffio vocale del vocalist (e chitarristaMattia Rebuffo che funge da collante tra le corse elettriche a perdifiato dei suoi compagni di viaggio e gli stacchi più “ragionati”. A rappresentare un distacco dall’album è la traccia conclusiva, “When You Miss The Sun” che giunge come un fulmine a ciel sereno e interrompe la distruttiva scossa elettrica che brani come “War Paint” o “Liar” oppure “Will You Kill” rilasciano nell’aria e la partita viene giocata su un campo diverso dove la melodia domina per quasi tutto il tempo lasciando alla tempesta elettrica di cui il gruppo si è dimostrato capace solo il compito di collegare le due parti della canzone.

La strada di questa nuova band sembra già spianata verso un roseo proseguo di carriera e questo disco è stata una piacevole scoperta, moderno ma con un occhio al passato, giovane ma composto con mano esperta e senza dubbio molto maturo sia nell’esecuzione che nella prova vocale.

TRACKLIST:

  1. No Man’s Land
  2. Black Forest Dance
  3. Holy Wizard
  4. War Paint
  5. Law’s For Animals
  6. Wise Man
  7. Liar
  8. Primal Land
  9. Will You Kill
  10. When You Miss The Sun

LINE-UP:

Mattia Rebuffo – Vocals / Guitar

Filippo Uberti – Guitar

Edoardo Sciandra – Bass

Matteo Borgna – Drums

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