La mente liberata è la lanterna che ha rivelato il sentiero – Ucronìa, il nuovo album firmato IATO

Gli IATO nascono a Quartu Sant’Elena (Sardegna) nell’estate del 2011 dalle ceneri di un precedente progetto Hardcore Punk. La prima formazione è costituita da Lorenzo Balia alla batteria, Giuseppe Piga al basso, Federico Pisano alla chitarra e Francesco Nano alla seconda chitarra e alla voce. Tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012 viene registrato il primo EP, “Marchio Di Fabbrica“, al quale seguono varie date in Sardegna. Nel settembre del 2012 Giuseppe abbandona il gruppo e viene sostituito da Andrea Manis. Nel gennaio del 2014, dopo i primi concerti fuori dalla Sardegna, il gruppo apre il concerto dei Cripple Bastards a Cagliari ed entra in studio per la registrazione del secondo EP. L’attività live prosegue e nell’estate del 2014 hanno l’onore di aprire il concerto degli Obituary, sempre a Cagliari. Nello stesso periodo viene inoltre stampato l’EP “Dialektik” e a fine anno il gruppo è impegnato in altre due date organizzate fuori dall’isola: Bologna e Cassano D’Adda (Milano). Tra il 2015 e il 2016 l’attività dal vivo prosegue e vengono poste le basi per la composizione dei pezzi del primo full- length. Nel luglio del 2017 vengono chiamati per suonare in apertura agli Entombed AD nel festival Solk’n Roll organizzato a Sant’Antioco.

Nei primi mesi del 2018 si iniziano invece le registrazioni del primo album: “Ucronìa“, che è stato mixato e masterizzato dai Cut Fire Mixing Studio durante l’estate del 2018 e rilasciato il 19 giugno 2019 per l’etichetta ucraina Grimmdistribution (Satanath records) e quella italo-maltese The Triad Rec.. Otto tracce che appaiono come una sorta di trattato psicologico che nel leggere le parole usate lascia disorientati. Condizione accentuata dal mix tra Death e Grindcore che funge da trama musicale per i testi. Un vortice infinito di tensione e un labirinto senza uscita che si mischiano in un crescendo sempre maggiore di violenza sonora e rapidi frangenti più ragionati che portano all’estraniazione e all’alienazione. Il continuo duello vocale di scream e growl tra i due chitarristi (Francesco e Federico) amplifica tutto l’insieme di sensazioni disturbanti che questo album sprigiona. Una brutalità lasciata libera in una corsa che non concede respiro. Si percepisce una sorta di linearità alla base delle varie canzoni (per quanto concerne la ritmica) che viene però infarcita da diverse soluzioni, specialmente per ciò che riguarda il guitar-working, che riescono ad affievolirla anche se si percepisce comunque e alla lunga può distogliere l’attenzione (il duo iniziale composto da “Letargico Conflitto” e dal brano omonimo della band “Iato” danno l’impressione di durare molto di più della loro lunghezza reale). A risultare differente dal resto della scaletta è la conclusiva “Requiem“, almeno nella prima metà dell’arrangiamento prima dell’esplosione vera e propria; una vena più melodica che si intreccia al mix principale del sound della band.

Album di debutto solido che può fregiarsi di un songwriting di un certo pregio, perfetto per chi ama le sonorità più estreme del Metal.

TRACKLIST:

  1. Letargico Conflitto
  2. Iato
  3. Uomo Ingranaggio
  4. Soggetto Alienato
  5. Ucronìa
  6. Idiosincrasia Sociopatica
  7. Occhio Unico
  8. Requiem

LINE-UP:

Francesco Nano – Vocals / Guitar

Federico Pisano – Guitar / Vocals

Andrea Manis – Bass

Lorenzo Balia – Drums

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