No Frontiers: quando il punk-rock nasce sui banchi del liceo

I No Frontiers nascono a Milano nel 2000 tra i banchi del liceo, da un’idea di Riccardo May (chitarra, voce), Alessandro Canegallo (chitarra, voce) e suo fratello Daniele (batteria), che decidono di dar vita ad una band, uniti dalla comune passione per la musica rock e punk-rock.
La prima volta che hanno calcato un palco reale era il 29 giugno 2001, nei pressi di Alessandria, città natale di Alessandro e Daniele, in quell’occasione emerse un problema di fondo in merito alla line-up della band: la mancanza di un bassista.

Nel 2002, dopo vari cambiamenti di formazione e dopo le successive apparizioni live, alla band si unisce Giacomo Gatti al basso, dando vita al line-up attuale con cui nascono i primi pezzi inediti in inglese.
Con questa formazione, tra il 2002 e il 2003 i No Frontiers calcano i principali palchi di Milano (Mazda Palace, Rolling Stone, Rainbow Club, Transilvania Live), rilasciando 4 EP dal vivo fino ad arrivare alla pubblicazione, nel 2003, del loro primo LP: Unauthorized Noises, LP contenente 14 inediti.

Gli anni successivi vedono la band vivere un’attività live altalenante, ma senza per questo frenare il lavoro creativo in studio, cercando di esplorare vari generi rock nelle proprie canzoni e cimentandosi con testi sia in inglese che in italiano.
Nuova linfa arriva nel 2011, anno in cui i No Frontiers ricominciano intensamente l’attività live e pubblicano il singolo Quasar (Esistere Così), primo brano inedito in italiano.

Il 2012, decennale dell’attuale formazione, prosegue sulla falsa riga dell’anno precedente: oltre a suonare dal vivo con continuità, viene presentato il singolo Wien, che anticipo l’uscita di Blowing the Dust AwayEP auto-prodotto contenente 5 inediti, pubblicato il 21 dicembre 2012.

Non  è difficile cogliere, all’interno dell’EP, le sonorità a cui il combo milanese si ispira: si sentono chiaramente le influenze di gruppi come BLINK-182, GREEN DAY, SUM 41 e THE OFFSPRING, band che hanno caratterizzato l‘ondata del punk-revival del 2000. Influenze diverse, che si fondono in un buon lavoro di punk-rock dai tratti moderni.
5 brani: Sky on ashes, Get rid of it, Ask the 8-ball, Worth not enough, The final shot, dove si denota una buona esperienza tecnica nell’esecuzione.

A voler essere pignoli possiamo trovare una piccola pecca nel cantato, forse non sicuro e all’altezza delle altre componenti della band, ma in generale, ascoltando i No Frontiers, le sensazioni sono buone; e i dieci anni di longevità della band testimoniano la bontà del progetto.

Per maggiori informazioni visitate il loro sito internet:
http://www.reverbnation.com/nofrontier

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About Daniele Vasco

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