Quattro bestie fuggite dall’Inferno – Un nuovo capitolo nella saga targata Acheronte

Gli Acheronte nascono verso fine Gennaio/inizio Febbraio del 2010 quando il chitarrista Phobos, dopo diversi tentativi di formare una band Black Metal falliti in breve tempo, porta con se il bassista Moriargon (appartenete già ai suoi vecchi progetti) e recluta alla batteria l’esperto Lars e alla voce l’esordiente, che andrà a dimostrarsi devastante in quanto a prestazioni canore e presenza scenica, Lord Baal. La formazione si mette subito a lavoro,il quale culminerà a fine giugno con l’uscita di “DEMO 2010“, tre tracce inedite di stampo Mayhem più la cover di “Freezing Moon“, massimo tributo al leggendario gruppo Black. Settembre 2010 da il via alle performance live della band. A causa di contrasti interni a luglio 2011 Moriargon abbandona la band. Ad Agosto viene annunciato come nuovo bassista della band Bolthorn, il quale per problemi personali lascerà il gruppo dopo solo tre mesi lasciando il ruolo di bassista a A.T. La Morte. Il gruppo si divide tra esibizioni live e registrazione di nuovo materiale che andrà a creare il nuovo EP “Genesis Of Evil” uscito a maggio 2012. Nel 2013 oltre ad aver condiviso il palco con i Necrodeath e gli americani Generations Of Vipers rilasciano lo split (insieme a Khephra e Black Faith) “The Last Prayer“. A febbraio 2015 Lars abbandona per motivi personali e viene sostituito successivamente da Bestia.

A Dicembre 2018 esce il loro disco “Son Of No God” , prodotto da The Triad Rec e dalla Grimm Distibution. Un album nudo e crudo dove a dominare sono aggressività e velocità senza fronzoli o ammiccamenti a idee melodiche o atmosferiche. Sei tracce complessive che scorrono senza concedere tregua e respiro a chi ascolta il quale si ritrova proiettato tra le pagine di un libro blasfemo, anti-religioso e sanguinolento che, invece che provocare disgusto, affascina e trascina. Sei canzoni tirate e fortemente distorte che ricordano molto i primi Marduk, in parte i Gorgoroth oltre ad un’altra band cardine del Metal Estremo tricolore, i Mortuary Drape. Una band che incarna lo Spirito più violento del Black, senza cedere alle tentazione del sinfonico o ai richiami folkloristici. Sei pezzi fulminei di cui fai appena in tempo ad accorgerti del loro arrivo che già ti hanno investito e lasciato riverso per terra in preda alle convulsioni. Gli episodi più alti sono rappresentati senza alcun dubbio la title-track dell’album “Son Of No God” e dalla suite conclusiva “Fall Of Perfection“, le quali pongono l’accento sull’intero disco sottolineando maggiormente gli intenti distruttivi del gruppo, in particolar modo proprio l’ultima traccia che seppur in maniera quasi impercettibile rende più articolato e definito il sound dell’album.

Questo secondo parto discografico degli Acheronte, giunto a due anni di distanza dal precedente “Ancient Furies“, oltre a proporre una nuova realtà del Nero Metallo italiano che si rende subito interessante e convincente ci regala una band che nonostante le continue rivoluzioni all’interno della line-up è riuscita a dar vita ad un album maturo, perfetto per tutti gli amanti del Black più embrionale e marcio dove voce e suoni fungono da catalizzatori dei più reconditi sentimenti di odio e rabbia trasformandoli in energia purificatrice per la mente di chi ascolta con le orecchie giuste.

 

TRACKLIST:

  1. Heralds Of Antichrist
  2. Four Beasts
  3. Babylon Unholy Hammer
  4. Trascendental Will
  5. Son Of No God
  6. Fall Of Perfection

LINE-UP:

Lord Baal – Vocal

Phobos – Guitar / Backing-vocal

A.T. La Morte – Bass

Bestia – Drum

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