Un Rock moderno fatto di riffs decisi, le chitarre e la voce di Mauro Cordeiro sono gli elementi che danno vita ad una one man band sorprendente: Leatherjacks. Il progetto del cantante e poli-strumentista vede luce nella natia San Paolo del Brasile nel 2016, un progetto che fonde il meglio dell’Hard Rock con l’Heavy Metal più “tradizionale“. Il debut-album viene rilasciato nell’Aprile del 2017 e viene subito apprezzato in diverse parti del mondo con ottime recensioni dall’Australia all’Europa (menzionato anche da Alice Cooper nella spazio radio “Nights With Alice Cooper“ ). Il disco “The Lost Arks Of Rock And Roll“, è stato interamente scritto, arrangiato, prodotto, registrato, mixato e masterizzato da Mauro stesso.
Un debutto composto da nove tracce dalle molteplici influenze che attraversano il periodo aureo dell’Hard Rock e del Metal più “catchy” e stradaiolo nel quale riecheggiano in ugual misura Gotthard, Crazy Lixx, Battle Beast e Vixen. Una visione Melodic / Hard Rock moderna fusa ai colori dell’Heavy più canonici in grado di attirare l’attenzione dal primo brano. Canzoni grintose dal piglio deciso, a tratti attraversato da incursioni più “soft” che spezzano gli istinti più aggressivi delle varie tracce rendendole più variegate e meno prevedibili nonostante la costruzione degli arrangiamenti sia molto classica e ruoti principalmente attorno allo schema intro-strofa-ritornello-strofa-assolo-ritornello-finale.Una altalena che passa dalla ruvidezza dell’iniziale “People (We’re chosen one)” alle maniere più delicate di “Crocodil’s Heart” al groove marcato di “Burning Wire” intriso però di passaggi melodici azzeccati che ne ampliano l’impatto diretto sull’ascoltatore. Spazio anche per una power-ballad in pieno stile anni ’80 con “Emotions On Sale“, sesta traccia in scaletta, dove il cantautore mette in mostra le sue capacità vocali più eleganti e il suo stile più rockeggiante e meno grezzo; un leggero eco alla Skid Row nei momenti più romantici e sognanti della canzone che la rendono ancor più godibile senza oscurare però l’impronta personale del suo autore. Passando per “The Slammer“, la breve strumentale “Motocross” e la title-track “The Lost Arks Of Rock And Roll” l’album giunge alla sua conclusione all’insegna del groove più sferenato, dei riffs più diretti, degli assoli di maggior impatto e delle vocals più ruvide che ci si aspetterebbe da un lavoro come questo.
Un album che probabilmente non porta nessuna innovazione in materia di tecnica e di composizione, non ci sono stravolgimenti delle regole degli stili che questo album vuole trasmettere; ma nel suo essere diretto, senza orpelli inutili, senza perdersi nell’auto-referenziale, nell’auto-celebrazione, senza virtuosismi inutili e fortemente ispirato da una delle decadi più importanti per il Rock e il Metal ne fanno un disco godibile per tutti gli amanti delle sonorità più “morbide” (ma non stucchevoli) e festaiole ma che può essere interessante anche per gli altri fruitori dell’Heavy Metal abituati agli stili più aggressivi ed estremi.
TRACKLIST:
- People (We’re chosen one)
- Crocodil’s Heart
- Burning Wire
- Leatherjacks
- Emotions On Sale
- The Slammer
- Do You Fucking Pay My Bills
- Motocross [Instrumental]
- The Lost Arks Of Rock And Roll
LINE-UP:
Mauro Cordeiro – Vocals / All-instruments
WEB: