Gli Editors si sono esibiti in concerto a Bologna (Unipol Arena) ieri 28 febbraio 2014. La scaletta della serata ha visto la band eseguire venti pezzi, equamente pescati dai quattro dischi della band. A un’atmosfera dark e new wave, ha fatto da contraltare (in apertura e chiusura) una serie di fiammate impreviste. Quello di ieri, è stato un evento da ricordare per i fans (si parla di oltre ottomila presenze) e per il gruppo stesso.
Dopo un cambio di location deciso una settimana prima dal concerto, probabilmente per la grande ed inaspettata richiesta di biglietti, arrivano a Bologna e riempiono di fans italiani e stranieri l’arena di Bologna, regalando un’atmosfera surreale, quasi stile anni ‘80, supportati da una band di spalla che ha aperto il concerto.
La band si è presentata in grande forma (come sempre del resto!) e, nonostante l’acustica non perfetta, la voce di Tom arriva profonda, potente e impeccabile. Bravissimi e professionali, semplici ed umili. Solo tanta buona musica e pochi vezzi, concentratissimi tra vecchi e nuovi successi, accompagnano gli spettatori in una serata quasi surreale, uno spettacolo semplice e quasi minimale, incorniciato solo da una scenografia di fuochi e scintille che all’improvviso spuntano dal palco lasciando tutti stupefatti ed a bocca aperta per la sorpresa… sia all’inizio che alla fine del live, accompagnati da una pioggia di coriandoli iridescenti che ha mandato in delirio il pubblico sulla famosa Honesty.
Tanta professionalità e tanto sudore trasuda sul palco del quintetto londinese, visibilmente emozionato e felice. Il cantante, tipico stile da ragazzo semplice, che potrebbe essere tranquillamente il tuo vicino di casa, ringrazia Bologna più di una volta, si diletta anche a suonare magicamente il piano, trasportando i fan in un limbo tra realtà e magia, alternandosi tra tratti quasi malinconici e tratti dark e rockenrolleggianti; nella sua semplicità fa intravedere tanta passione e forse anche un po’ di timidezza. Tom si è impegnato per dare il massimo anche in questo live e, tra un cambio chitarra e l’altro, lascia il compito ad altri componenti della band di coinvolgere il pubblico a saltare nelle canzoni più famose, cantando con loro.
8000 persone arrivate per applaudire gli Editors, e probabilmente la prossima volta che suoneranno in Italia, potrebbero essere tranquillamente il doppio.
Ecco la scaletta del concerto:
Sugar
Someone Says
Munich
An End Has a Start
Formaldehyde
Lights
Bullets
The Racing Rats
A Life as a Ghost
Eat Raw Meat = Blood Drool
All Sparks
In This Light and on This Evening
Bricks and Mortar
A Ton of Love
Bones
Honesty
Camera
Smokers Outside the Hospital Doors
Nothing
Papillon
Brunella Minarini