
«Non è un grosso mistero: eravamo in un anno in cui era stata introdotta una categoria presente ancora oggi per l’Hard Rock che dava spazio anche al Metal e, per qualche strano motivo, siamo stati nominati. Fino a quel momento nessuno aveva fatto troppo caso al fatto che fossimo in lizza, e altrettanti pensavano che i Jethro Tull avrebbero vinto, né loro né Iggy Pop o Jane’s Addiction. Il premio doveva essere dei Metallica perché erano imponenti, fuori dalle righe, immensi, pieni di talento e ognuno avrebbe scommesso che la band avrebbe vinto, Four Horsemen compresi. E quando è uscito fuori il nome dei Jethro Tull sono piovute contestazioni e fischi di disapprovazione e vorrei pensare che tutti quei sei milioni di voti intenti ad eleggere i Jethro Tull come miglior gruppo Heavy Rock non provenissero dalla National Academy of Recording Arts and Sciences. Ci hanno dato quel premio perché eravamo un gruppo di bravi ragazzi che non avevano mai ricevuto un Grammy prima d’allora e, triste da ammettere anche dopo tutti questi anni, non c’è una categoria per il miglior suonatore di flauto su una gamba: quello lo potrei vincere ogni anno.»