Che il leader degli Opeth, Mikael Åkerfeldt, si stesse staccando da qualsiasi forma stilistica ricordasse il metal, era ormai evidente dall’ultimo “Heritage”. Tuttavia il talentuoso musicista non si limita oggi a dire di aver perso l’interesse nel growl: quello che lo annoia è proprio l’intero processo di produzione legato al metal.
Ecco infatti come descrive il sound dell’ultimo album “Heritage“: «Stavo gravitando attorno a un’idea diversa, quando ho composto questo disco, ed è finita con un disco decisamente meno commerciale. Sono stanco della produzione metal attuale. È così fottutamente pulita e manca di dinamismo. Volevo registrare in maniera diversa. Quindi, avendo in testa quest’idea, immagino che i brani abbiano preso forma in maniera differente da tutto quello composto in precedenza… è anche una questione personale, non ascolto death metal da tempo, dai primi anni ’90. Lo sapevi? Anche quando è uscito il nostro primo disco (“Orchid”, 1994) avevo praticamente smesso di ascoltare metal».