Verdena: il report del concerto del 10 marzo all’Estragon di Bologna

Il tanto atteso tour Endkadenz Vol.1 dei Verdena fa tappa a Bologna dopo otto precedenti date e, come l’Alcatraz di Milano, anche l’Estragon è un sold out.

Biglietti esauriti e tanti ragazzi speranzosi che chiedono invano al botteghino.
Sono le 20:30 e la fila è lunga ma scorrevole, non ci sono né spintoni e né litigi, non passa molto tempo e sono già entrata nel locale.
La prima cosa che salta all’occhio è la fascia d’età che, a differenza dei precedenti tour, si è abbassata: chi segue in tour i Verdena ha tra i 20 e i 40 anni all’incirca.

Ore 21:00 arriva sul palco il gruppo spalla, i Jennifer Gentle, band che affiancherà i Verdena per tutta la durata del tour.

Mentre l’Estragon inizia a riempirsi completamente, si son fatte già le 21:45, quando i Jennifer Gentle concludono la loro performance e lasciano spazio ai tecnici che in brevissimo tempo sistemano le ultime imperfezioni prima di dare il via libera all’esibizione tanto attesa dal pubblico.

Si abbassano le luci, sono le 22:04: parte le musica ed eccoli lì, i Verdena, in tutto il loro splendore e inizia lo spettacolo. Ho una fissa è il brano scelto per aprire le danze, al quale si ricollega anche l’inizio dell’album. Scelta davvero azzeccata. La gente ne è estasiata: urla, incita, applaude e prova a fotografare il turbinio di luci colorate che è davanti ai loro stupefatti occhi.
La band è energica come sempre, nonostante il poco tempo a disposizione per riposarsi tra una data e l’altra.
I loro suoni rock, pop, grunge, psichedelici, riempiono ogni angolo di questo locale, di ogni persona… i Verdena ti entrano dentro e puoi solo lasciarti trasportare, ti afferrano la mano e ti trascinano in posti inaspettati.
Sono rimasta spiazzata da Alberto e dal suo modo di fare musica. Poche parole tra lui e il pubblico, come se non si fosse accorto della nostra presenza, come se si trovasse invece in una sala di registrazione senza alcuna presenza, solo lui e la musica, libero di dichiararle amore. Infatti lui e lei sono una cosa sola. Mentre suona esterna tutta l’emozione e la passione che prova nei suoi confronti. Guardare Alberto suonare quel pianoforte è una visione bellissima.
Roberta invece non smette di saltare. Lei si diverte tantissimo col suo basso, nei suoi sorrisi sfuggenti si percepisce la complicità verso lo strumento e verso gli altri componenti della band.
Arriva la volta di Derek e il pubblico inizia ad agitarsi seriamente, e d’ora in avanti non si calmerà più, soprattutto quando tornano dal passato Razzi Arpia Inferno e Fiamme, Scegli me e Luna.
Tanta stima a Luca che non trapela neanche un minimo di stanchezza e continua imperterrito a far diventare indimenticabile questa serata, la quale si conclude con l’ultimo pezzo suonato e cantato dai Verdena + Jennifer Guest.

La durata del live è di due ore piene e sentirli ringraziare mi riporta coi piedi per terra e a rendermi conto che i Verdena meritano tantissimo e che i loro live sono straordinari: mai provato nulla di simile!

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