Ian Watkins, oltre a fare per 16 anni il cantante dei Lostprophets, violentava bambini, tra cui anche una neonata di appena un anno.
Di origine gallese Watkins, 36 anni, in carcere dallo scorso dicembre con accusa di “pedofilia estrema” e altri reati sessuali, durante l’ultimo processo ha finalmente confessato gli stupri dopo aver negato a lungo e ora attende la sentenza di condanna che arriverà il 18 dicembre. Il cantante ha affermato di aver compiuto gli stupri sotto l’effetto di droghe.
Sarebbero addirittura 11 i capi di imputazione per reati sessuali dei quali l’ex frontman dei Lostprophets è accusato. Due riguardano neonati di poco più di un anno, tre le violenze sessuali su bambini e sei il possesso la diffusione e la produzione di immagini pornografiche. L’uomo infatti, secondo la polizia, registrava su video gli abusi che si sarebbero svolti in vari hotel di Londra e del Galles.
Secondo quanto riporta la BBC, il trentaseienne cantante gallese sarebbe stato inchiodato (insieme a due complici, una donna di 24 anni e una di 21 accusate di aver abusato sessualmente dei propri figli) da una serie di prove inconfutabili, e avrebbe quindi ammesso di essere colpevole. Una storia, davvero, da film dell’orrore.
“Questa indagine ha svelato abusi a bambini fra i più scioccati e squallidi che io abbia mai visto. Non ho nessun dubbio che Ian Watkins abbia sfruttato la sua celebrità per abusare di bambini. Il risultato di oggi assicura che le tre persone responsabili saranno giudicate. Due bambini sono stati affidati a chi si assicurerà che abbiano un futuro che sarebbe stato loro negato, se questi tre individui fossero rimasti in libertà” spiega l’investigatore-capo che si è occupato del caso.