Afterimage – La nuova fatica discografica di Birtchum Thompson

afterimage-album-artTorniamo oggi ad occuparci su queste pagine del nuova fatica discografica di Birtchum Thompson, chitarrista, compositore e cantante, originario di Tallahasse (Florida). Dopo i precedenti lavori, l’EP omonimo rilasciato nel 2014 (http://www.we-rock.info/news/haunted-il-ritorno-solista-di-birtchum-thompson) e l’EP “Haunted” uscito a Febbraio 2016 (http://www.we-rock.info/news/haunted-il-ritorno-solista-di-birtchum-thompson/), nel mese di Dicembre del 2016, l’artista americano, rilascia il suo terzo EP, “Afterimage“.

Questo nuovo EP, è composto da cinque tracce, dove, come per i precedenti, si viene investiti subito dal mix di melodia ed aggressività di cui il Nostro è capace.

BirtchumL’apertura è affidata alla title-trackAfterimage“, dove il connubio menzionato sopra, caratterizza immediatamente questa breve intro, che apre all’opener vera e propria, “Dirty“, una traccia che passa abilmente dal Death-Metal più classico, al Metal di stampo moderno, ad un Metal con rapidi inserti più melodici, il tutto sostenuto da una buona dose di energia e aggressività. Un inizio interessante che fa ben presagire per il proseguo del disco. Speranze ben riposte, che trovano il degno proseguo nella successiva “Sound Of The Gun“, dove, come si era visto nei due EP precedenti, si possono percepire alcuni echi di musica elettronica in sottofondo, che, a tratti, ricordano i lavori del musicista/cineasta Rob Zombie o del Reverendo Marylin Manson, il tutto riletto secondo lo stile di Mr. Thompson. La traccia più particolare è la quarta in scaletta, “Revolt“, introdotta da un particolare duetto vocale al femminile, con un sottofondo non facilmente etichettabile, prima che la traccia sfoci in una sorta di Death dai rimandi Industrial, rievocando ancora una volta i due mastermind sopracitati. La conclusiva “I Don’t Care“, si attesta come seconda traccia più particolare dell’album, confermando l’ecletticità del Nostro, stile eclettico già ritrovato nei due EP precedenti. La base degli arrangiamenti resta amcorata al Death-Metal di scuola americana, ma le soluzioni melodiche e moderne che vi si aggiungono, compresi gli inserti elettronici e più Rock-orientented, danno al tutto un gusto ancor più ricercato. Ottimi gli assoli eseguiti da Andrew McCommonsspecial-guest alla chitarra di questo album.

Un terzo EP ben composto ed eseguito, che spiana ancor di più la strada per un’ottima carriera solista del cantante e chitarrista.

TRACKLIST:

  1. Afterimage (Intro)
  2. Dirty
  3. Sound Of The Gun
  4. Revolt
  5. I Don’t Care

LINE-UP:

Birtchum Thompson – Guitars / Vocals

Andrew McCommons – guest Guitar solo in “I Don’t Care

WEB:

Official Website: http://www.birtchum.com/

https://youtu.be/k-yQwup2rdE

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