Hungry è un EP contente 4 brani ed è la prima fatica autoprodotta dei Gelfish, band formatasi a Pescara nel febbraio 2012. Partiti da una formazione iniziale composta da soli tre elementi: Etnegres (Stefano Sergente) alla voce, Polci (Lorenzo Polci) al basso e Iezzi (Alessandro Gizzi) alla batteria.
L’assenza di un chitarrista diventa un marchio di fabbrica della prima line-up del gruppo, lasciando così più spazio al basso che assume il ruolo di solista; questa caratteristica viene mantenuta anche con l’arrivo alla chitarra di Lorenzo Sergente che poco dopo lascerà il posto a Martelloni (Francesco Martelloni), attuale chitarrista.
Il sound della band, diventa così più acido, abrasivo, sporco, irruento, aggressivo e tagliente. La batteria, prima sincopata ed ansiogena, ora diretta e potente, costituisce il perno sul quale del mood di ogni brano, creando ritmiche che incastrano alla perfezione il basso, strumento tutt’ora elemento portante del gruppo, che macina riff potenti e veloci attraverso massicce distorsioni, e la chitarra, “relegata” al ruolo di strumento d’accompagnamento, da cui però riesce spesso ad uscire attraverso assoli azzecati oppure imponendosi ritmicamente.
Il tutto fa da base ad una voce potente ed espressiva che, ridondando tra canto, urla e parlato, trova sempre il modo di rievocare le situazioni dei testi, spesso basati su fumetti, telefilm, sfaccettatura fondamentale del gruppo.
In sostanza, ci troviamo davanti ad un’autentico muro di suoni (e voce) molto potenti e ben amalgamati tra loro.
Ma analizziamo i 4 brani di cui è composto questo loro primo EP:
1. Inside the everything
2. No powers, No responsability
3. Night of the living dead
4. Arkham Asylum
Senza perderci in chiacchiere inutili, come abbiamo già detto, per quel che riguarda il suono che caratterizza ogni singolo brano abbiamo davanti agli occhi canzoni dal gusto acido, aggressivo e a tratti sincopato.
Mentre, per quanto riguarda i testi (ispirati al mondo fumettistico, videoludico e televisivo), ad un primo e superficiale ascolto, possono apparire scontati, forse banali o troppo legati al campo d’ispirazione… Ma non è così! all’interno di ogni singolo brano ritroviamo molte caratteristiche (a volte negative) della società moderna (okay, caratteristiche spesso infuse nei videogiochi, nei telefilm eccetera… va bene!) come evidenziato in Night of the living dead: “Lying, fucking, get drunk, walking, throw up, buying, smoke! \ Take drugs, watching tv, killing, die! \ Old people similar to corpses in costumes \ Pieces of people on a red throne soaked in blood \ Their teeth are like their words \ Bill sacrifices for us, but he’s the son of no god \ We are all zombies! \ Have you finished? have you finished faking that everything’s fine? Stop lying to yourself! \ Deep down you know it!” o più semplicemente quei desideri e quelle voglie che tutti hanno (o hanno avuto) ma hanno sempre nascosto come recita l’inizio di No powers, No responsability: Everyone loves superheroes: “Nobody wants to be them \ Probably you are just the villain \ We always wanna be the protagonist, the main character \ There’s something to change here, someone else will think about that \ I’ve got no power, I can’t become that \ I can’t become a hero…” o racconti di stati d’animo e di alienazione collettiva riportati nella prima traccia: “Falling. Crying. Screaming. Falling. \ I live in a world without compass \ Maps are all wrong, or maybe i read them on the opposite sides! \ And now i wonder… \ What am I doing? \ What do I suppose to do? \ Where was I?” e nell’ultima traccia dell’album: What it seems! \ What you want! \ What it should be! \ Our nature makes us continue to hope \ No one is really real \ Every day we eat the nothing that we call everything \ Your blind idea will fall to the void…”.
Tutto questo è Hungry dei Gelfish!
Per maggiori informazioni visitate la loro pagina Facebookk ufficiale.