Andersen, Grimm, Perrault, Barrie, Pitrè, Leprince de Beaumont, Bechstein… nomi legati alla fiaba, alla favola, al lieto fine, a tutto quel mondo colorato che accompagna verso sogni felici dove la paura viene sconfitta dall’eroe, il bene vince sul male, le rose appassite tornano a fiorire, balli e musica… Ma si sa, tutto questo mondo onirico è solo una farsa creata da menti eccelsi per riparare agli incubi rinascimentali di Basile quando la paura apriva gli occhi di chi leggeva e portava a comprendere. Forse da lì è partita il desiderio di raccontare ed enfatizzare i lati più neri di un racconto, elemento necessario a capire come può andare a finire e anche come poter magari sovvertire il finale. Fiabe moderne, cupe e amare che però attraggono e intrigano. Un argomento sempre piacevole da affrontare che ci porta ad incrociare la strada con un nuovo trio musicale: i Bloody Unicorn nascono nella provincia di Padova nel 2016, da un’idea di Irene “Eva” Scapin. A Giugno 2016 si unisce alla formazione Davy Scarpellini (Barbarossa) alla chitarra ed il gruppo prenderà inizialmente il nome di Azra’il. Dopo intensi cambi di line-up e un anno di lavoro in sala prove, la band rilascia il singolo “Crushing Down” a Febbraio 2018, che andrà ad anticipare i lavori in corso per la composizione e registrazione del primo EP. A Settembre 2018 la line-up subisce un pesante split, che vede uscire batteria e basso. Poche settimane più tardi si unirà alla formazione Lorenzo Telve (Canticum Diaboli, Barbarossa) nel ruolo di batterista. A Gennaio 2019 la band inizia a registrare il suo primo EP, “Of Monsters Under The Bed” (mixato e masterizzato da Lorenzo Telve), che vede la luce il 5 Settembre 2019. Nell’EP sono contenute sei tracce, ognuna legata da un filo conduttore che si riconduce al titolo stesso.
Sei storie dove si intersecano dolore, smarrimento, ricordi dimenticati, perdite, paura, scenari futuri da cui la speranza è fuggita da tempo, violenza, cattiveria, aggressività, ombre, pesanti spettri della mente. Sei brani attraverso i quali i racconti prendono vita in maniera vivida con tutto il loro carico emotivo che nell’unione tra il Death più istintivo e il suo volto più nascosto, tra growl e cantato pulito (forse un poco sottotono nell’iniziale “Crushing Down“), inserti melodici, acustici e sinfonici trova il perfetto veicolo espressivo. Il passo quasi completamente uguale a se stesso del tema principale che si ripete nella ritmica dei diversi brani, invece che diffondere monotonia si presta con facilità alle diverse soluzioni soliste e orchestrali, specialmente nella title-track dove anche lo scambio tra voci in pulito e in growl hanno più spessore e tengono molto meglio la prova. Il futuro post-apocalittico che sta alla base dei racconti delle conclusive “Faith” e “Forgiven” assume tratti quasi fantasy con la complicità delle orchestre (mai troppo invasive) che si inseriscono tra la corsa sfrenata della batteria della chitarra che poco spazio cedono ai fulminei rallentamenti che movimentano i pezzi.
Esordio che ben amalgama Death più viscerale con Death Melodico e Sinfonico senza scadere nell’esagerazione di uno o dell’altro rischiando di ricalcare il sound di band più note rivelando una certa maturità compositiva (cosa che a gruppi più blasonati con la stessa impronta stilistica spesso tende a mancare). Una buona base su cui lavorare (con giusto qualche microscopico spigolo da smussare) per il proseguo della band che nonostante i problemi più classici della storia di un gruppo ha saputo raccogliere e infondere tutte le sue forze in questo debutto.
TRACKLIST:
- Rising Of The Dormant Mind [Instrumental Intro]
- Crushing Down
- Running Out Of Time
- Of Monsters Under The Bed
- Faith
- Forgiven
LINE-UP:
Irene “Eva” Scapin – Vocals
Davy Scarpellini – Guitar
Lorenzo Telve – Drums
Guest:
Lorenzo Tilenni – Orchestrations
WEB: